Sindrome da carenza di campo magnetico terrestre

terracampomagnetico

Sono molti gli studiosi ad asserire che un’insufficienza di campo magnetico biologico sia  all’origine del generale indebolimento dei pazienti, dell’aumento dei tempi di convalescenza e di maggior facilità a contrarre malattie.

La distruzione del campo magnetico, a causa dell’incessante inquinamento atmosferico, viene addirittura ritenuta una delle cause principali di moltissime malattie.

Alcuni sintomi abituali della cosiddetta sindrome da carenza di campo magnetico biologico(termine coniato da ricercatori giapponesi che adattano la terapia magnetica da molti anni) sono rigidità alle spalle, alla schiena, al collo e alle vertebre cervicali, crampi notturni, insufficienza epatica, dolori mestruali, emicrania, mani e piedi freddi, impotenza, emorroidi acute, ipotensione,ipertensione, ulcera, formicolio all’estremità degli arti inferiori e superiori, discopatia, vene varicose acute, stitichezza abituale, nevralgie, esaurimenti nervosi e vari disturbi circolatori.

È tipico che in caso di carenza di campo magnetico non si riesca a trovare una causa specifica dei fastidi, che continuano a perdurare malgrado le diverse cure, senza migliorare anche quando questi sintomi accompagnano altre malattie: come ipertensione, artrosidiabete, ecc. essi persistono anche dopo che queste malattie sono state superate.

 

Inoltre è indicata nei casi in cui è utile stimolare il rinnovo dei tessuti dopo circostanze dannose di varia natura. Altre situazioni sono il risanamento di fratture ossee, la cura di ulcere cutanee di origine vascolare nei diabetici, il recupero anatomico funzionale di nervi lesi, la riduzione di cicatrici cutanee deturpanti. Buoni risultati  sono accertati anche nel trattamento di contusioni, distorsioni articolari e in tutti i lievi traumi muscolo-articolari.

Potenzia anche le difese dell’organismo con ripolarizzazione elettrica delle cellule. Produce un’azione antistress, rigenera le cellule compromesse potenziando la cinetica enzimatica e ripolarizzando le membrane cellulari. Agendo sui radicali liberi, sugli oligoelementi e sulle sostanze ferromagnetiche dell’ambiente intracellulare (vitamine del complesso B) risulta essere di importanza fondamentale per l’equilibrio omeostatico della cellula, così come un’eventuale esposizione ad un campo alterato può implicare notevoli ripercussioni per la cellula stessa. La magnetoterapia promuove quindi un miglioramento di tutti i fenomeni riparatori con netta azione antinfiammatoria, antiedematosa, biorigenerante e antalgica senza effetti collaterali. (fonte internet)